La Calda Notte

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  1. trucemarco
     
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    purtroppo nn l'ho trovata su youtube, ma su sto sito c'è:

    http://www.honiro.it/video/video_noyz_narc...calda_notte.php
     
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  2. FiXe#13
     
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    Vabbè fa nnt...almeno è presente qst video nel forum...
     
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  3. _nt_
     
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    girando per il web sullo splinder dei truceboys, ho trovato un'articolo su quando ancora doveva uscire questo video..
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    Una «malignità» evidente anche nel video (presente nel DVD) dei Truceboys, rappers romani decisamente scorretti (politicamente), che porta lo stesso titolo del film e che ne celebra ancor più la sostanza nichilista: un inno a droga, soldi, violenza e sesso, con Katy Simon e Lilith a fornire l’indispensabile sostegno hard (e uno Swaitz alla regia decisamente ispirato).
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    La ricetta per una scena hard «davvero bella» è la seguente: «Bisogna che l’attore sia in forma, l’attrice sia porca e collaborativa, il regista sappia quello che vuole, il produttore non interferisca troppo nel lavoro della troupe, il cameraman sia un ottimo professionista, il direttore della fotografia unisca l’arte al senso pratico, il luogo in cui si scopa non ti spezzi le ossa, il montatore abbia tempo e voglia di guardare le scene e non le tagli con la mannaia e il doppiaggio, se previsto, risulti un minimo credibile» (Franco Trentalance, Diario di viaggio, in Video Impulse, ottobre 2003, p. 93). Non so se Trentalance ritenga che il suo nuovo La calda notte rispetti in tutto e per tutto la ricetta in questione (probabilmente no, visto che almeno un paio di indicazioni sono evidentemente utopiche). È tuttavia certo che le scene di sesso del suo nuovo film sono tutte di alto profilo dal punto di vista tecnico e decisamente coinvolgenti da quello emotivo; in altri termini, sembrano poter davvero rientrare nell’alto standard che lo stesso Trentalance ha descritto due anni fa. D’altro canto, sarebbe riduttivo interpretare le imprese registiche del nostro come semplici cornici narrative dei sex acts: i film sinora firmati (La regola del sospetto e L’infedele) sono contraddistinti da una voglia di raccontare che sembra essere la cifra stilistica preminente dell’hard italiano di maggior prestigio (quello di Salieri o di Bandinelli, tanto per capirci). La calda notte riflette così il pendant di Trentalance per i losers, il sottobosco criminale, le storie ai margini: piccola gente destinata alla sconfitta e incapace di uscire dal suo ruolo (storico). «Se sapevo che si incasinava tutto così, col cazzo avrei accettato», dice a un certo punto la prostituta Jessica (Fiorentino), con una frase che riassume la prospettiva un po’ nichilista (e compiaciutamente tale) del nostro e che compare come commento sonoro al Menù del DVD. È come se Trentalance ambisse a diventare una specie di Jean-Pierre Melville (in minore) del porno, ma più caustico e meno romantico del francese.




    Nella Calda notte abbiamo appunto tre sconfitti dalla storia che tentano il colpo grosso. Il film si apre veloce. In una villetta in campagna sono asserragliati tre sbandati – Jessica (Fiorentino), Carlo (Fausto Moreno) e Silvio (Evangelista) – che hanno tentato un rapimento; con loro le vittime legate ai polsi: la giovane Letizia (Bruni), bersaglio dell’operazione, suo fratello Sandro (Mazza) e l’amichetta Katy (Simon). All’esterno la polizia piantona la casa: il commissario Serra (Franco Trentalance) e alcuni agenti (Roberto Maori, Lawrence de Twin) si scambiano opinioni su quanto ancora resisteranno i sequestratori. La scena è illuminata dalla luce azzurra delle lampade a intermittenza delle auto della polizia. Carlo, capo dei sequestratori, non si spiega come abbiano fatto le forze dell’ordine a intervenire con tanta rapidità. Ricostruisce nella mente come gli è stato affidato l’incarico. Come ha coinvolto gli amici Silvio e Gabriel (Montoya) e la prostituta Jessica, stufa dei suoi clienti sempre più strambi (memorabile il dialogo tra lei e uno di questi, interpretato da Matteo Swaitz, qui alla camera e coregista di L’infedele: J: «Sai cosa? Adesso facciamo una bella doccia insieme»; M: «Ma ti fai pisciare in bocca?»; J: «Cosa?»; M: «Mah, almeno sputare in faccia»; J: «Lo fai tu?»; M. «Mah, uno schiaffo, qualche schiaffo … ti posso dare degli schiaffi in faccia?»; J: «Scherzi? No, questo non lo fai, tu»; M. (alzandosi seccato): «Ma vaffanculo! Allora chiamavo Claudia la troia! Bocchino da nove, culo da dieci … Mo’ t’aggiusto io su Internet, hai capito? Ma se volevo una scopata da sei, mi scopavo mi moje»). E ricorda pure come lui e Silvio si sono serviti della «zoccola» Jessica. All’esterno Serra ricorda anche lui nostalgico un bollente incontro con la moglie (Laura Lion) che l’ha abbandonato. Tocca poi a Silvio, all’interno della casa, «divertirsi» con Letizia e Katy. La psicologa criminale (Lilith) spedita sul luogo dalla centrale viene riaccompagnata a casa da uno dei poliziotti; qui i due passano immediatamente all’azione. Mentre Carlo tenta di corrompere Serra, gli uomini della squadra speciale irrompono nella villa e arrestano i malviventi. Al commissario tocca comunque una simpatica ricompensa: la bella Katy si innamora di lui e i due celebrano con un’altra bollente scena sul divano di casa Serra. Nell’ultima inquadratura scopriamo che Gabriel, l’amico di Carlo, è uno dei membri della squadra del commissario: è stato lui a informare la polizia sul sequestro.




    Le scene di sesso tradiscono l’occhio del pornografo pornofilo: Trentalance sa come angolare la camera, riprendere i performers, valorizzare i corpi e i loro intrecci, rendere «porche e comunicative» le attrici. Stile caldo e ravvicinato, quindi, con quel pizzico di «malignità» tanto tipica del porno contemporaneo (vedi l’alternanza ass to mouth) e la capacità – questa davvero tipica di Trantalance, anche quando è solo performer – di spalancare tutti i trous femminili disponibili. Una «malignità» evidente anche nel video (presente nel DVD) dei Truceboys, rappers romani decisamente scorretti (politicamente), che porta lo stesso titolo del film e che ne celebra ancor più la sostanza nichilista: un inno a droga, soldi, violenza e sesso, con Katy Simon e Lilith a fornire l’indispensabile sostegno hard (e uno Swaitz alla regia decisamente ispirato).


    Eppure, a voler cercare il pelo nell’uovo (e lo facciamo proprio perché Franco è collaboratore e amico di DDV), c’è un elemento in La calda notte che lo avvicina sin troppo al porno contemporaneo. Trentalance ci racconta una storia a tratti suggestiva, con una bella carrellata (in salsa hard) su certi topoi e stilemi culturali di ultima generazione (il ritorno al poliziottesco, il destino segnato del criminale) e alcuni momenti narrativi tecnicamente alti (vedi l’incipit a luce azzurra intermittente). Ma le scene di sesso non interagiscono con il materiale narrativo: sia pure nella loro tecnica ineccepibile (e pornograficamente suggestiva), sono tutte uguali! Che il commissario scopi la moglie o la nuova fidanzatina, che Silvio si lavori la prostituta scaltra o le due donnine in ostaggio, la meccanica della scena hard non cambia: l’uomo rapace e la donna arrapata, il blow job profondo e l’anal deciso. Persino la camera coglie in fondo sempre gli stessi dettagli. Intendiamoci, le scene sono tutte eguali nel senso che ripropongono la stessa sessualità, la stessa dinamica di interrelazione: non ci sono timidezze, ritrosie, esitazioni, rifiuti, resistenze, richieste, o altro che rifletta in qualche modo la differenza tra i personaggi su cui la trama stessa insiste. In un certo senso, tutto ciò descrive la propensione delle luci rosse contemporanee a farsi sempre all sex, anche quando in teoria vogliono essere fiction. Detto in altri termini, mettere in scena una narrazione in un hard non può essere fine a se stesso: il suo scopo non può essere che drammatizzare, contestualizzare e differenziare i sex acts, inserendoli organicamente nello sviluppo stesso della narrazione. Era questo il bello dell’era classica del cinema porno; e, non per fare i nostalgici a tutti i costi (sappiamo bene quali sono i meriti positivi e specifici dell’hard contemporaneo), questo sarebbe un elemento a cui la fiction a luci rosse non dovrebbe rinunciare proprio perché è la sua peculiarità più creativa e originale.


    LA CALDA NOTTE








    Italia 2005




    regia: Franco Trentalance


    con: Jessica Fiorentino, Laura Lion, Letizia Bruni, Linda Shane, Katy Simon, Franco Trentalance, Silvio Evangelista, Fausto Moreno, Sandro Mazza, Gabriel Montoya, Matteo Swaitz, Roberto Maori, Lawrence de Twin

    produzione: Showtime Factory




    distributore: Showtime




    durata: 100 min.


    probabilmente tinypic ha censurato un pò di foto che ho postato, guardatevi direttamente la >>fonte ;)
     
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  4. Gabry Fibra
     
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    il video è trp fregno...
     
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  5. _nt_
     
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    è il migliore xD
     
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  6. Testa Spaccata a.k.a. Cracked
     
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    Perchè tu possa parlarne
    ficco le teste delle merde dentro al tritacarne!!!
    E' troppo c'ho anche il CD cn il DVD so bellissimi :ave:
     
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  7. TruceKazzoDiKlan
     
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    youtube https://www.youtube.com/watch?v=nAPi0kNZeK0&feature=related
     
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  8. vinho aka white shark
     
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    "il mio partner stacca l'allarme al footlocker
    infamous promoter ti svuota il video poker
    sotto le ruote di un van, gocce di lexodan
    dentro ai flute di champagne qst è truceklan"
     
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  9. pornoitalia
     
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    per vederlo in alta qualità!

    http://albertothefucker.blogspot.com/?zx=f07e6c4f324b51e6
     
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8 replies since 24/3/2008, 21:56   12217 views
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